Viaggi sostenibili, modalità slow e l’uso dell’intelligenza artificiale per pianificarli: ecco i principali risultati emersi dalla ricerca Future Travel Trends 2024 sui viaggiatori italiani, realizzata da Marriott Bonvoy in collaborazione con l’agenzia di previsioni The Future Laboratory, che ha analizzato le intenzioni di viaggio dei prossimi tre anni di 14.000 viaggiatori in Europa e Medio Oriente.

 

L’uso dell’AI

 

Dallo studio emerge che un italiano adulto su cinque (22%) ha utilizzato l’AI per pianificare o cercare la propria vacanza, con la percentuale che sale al 35% se si considerano i giovani adulti tra i 18 e i 24 anni.

Tra coloro che l’hanno utilizzata, l’88% afferma che ha in qualche modo influenzato le proprie scelte di viaggio, per esempio per la prenotazione del soggiorno (22%), dei trasporti (24%) e dei ristoranti (27%) attraverso risultati che l’intelligenza artificiale aveva consigliato.

 

I trend futuri

 

Tra le tendenze emergenti o che si rafforzeranno nei prossimi anni, continua ad affermarsi lo slow travel, che quattro viaggiatori italiani su dieci dicono di aver già provato e il 24% di essi afferma di averlo fatto diverse volte. In ottica futura, sei su dieci (60%) affermano di avere in programma una vacanza in modalità slow travel nei prossimi 3 anni.

 

Un’altra tematica rilevante sarà quella delle destinazioni clone, di chi sceglie Praga al posto di Parigi, Antwerp invece che Amsterdam, i vigneti al nord della Spagna piuttosto di quelli in Sudafrica, surfare in Portogallo invece che alle Hawaii, o andare in Marocco al posto che a Dubai.  Più di un terzo (34%) di chi intende viaggiare nei prossimi tre anni pensa che risparmierà tempo e soldi scegliendo queste destinazioni alternative, che possono fornire un’esperienza simile a quelle tradizionali ma a costi più contenuti.

 

Anche le vacanze in solitaria, intraprese dal 37% dei viaggiatori italiani negli ultimi tre anni, continueranno a rappresentare un trend significativo. Questo fenomeno sarà maggiormente diffuso tra i giovani adulti: il 50% di quelli di età compresa tra i 18 e i 24 anni e il 47% di quelli di età compresa tra i 25 e i 34 anni intende pianificare un viaggio di questo tipo nei prossimi tre anni.

 

Spesa e sostenibilità in crescita

 

Proseguendo con i dati emersi, nove italiani adulti su dieci (l’86%) dichiarano che andranno in vacanza nei prossimi tre anni: l’84% lo farà già nel 2024. Di questi, il 51% afferma che spenderà più del solito, mentre il 14% dichiara che spenderà molto più del solito.

Inoltre, la sostenibilità sarà un tema chiave dei prossimi tre anni. Emerge infatti che quasi due terzi (65%) degli intervistati pagherebbero di più per soggiorni più sostenibili, tuttavia in media sarebbero disposti a pagare solo circa il 10% in più. Inoltre, il 75% afferma che, sia chi gestisce gli alloggi che le compagnie di viaggio, hanno la responsabilità di sostenere le comunità locali in cui offrono vacanze.

Per molti viaggiatori, la sostenibilità è un parametro sempre più tenuto in considerazione: circa un quarto degli adulti italiani (24%) afferma di aver verificato la sostenibilità dell’ultimo soggiorno prima di averlo prenotato, mentre un altro 23% di averlo fatto dopo la prenotazione. Inoltre, il 65% dichiara che “a volte” controlla l’impatto ambientale dei propri viaggi, mentre al momento solo il 7% lo fa con continuità.

 

Rapporto qualità/prezzo

 

Altri dati rilevanti riguardano l’attenzione al rapporto qualità/prezzo: un terzo dei viaggiatori italiani (32%) cercherà di risparmiare andando in vacanza in Italia, mentre il 26% prediligerà vacanze all-inclusive, in modo da poter pianificare con certezza i costi.

Molti cercheranno di risparmiare prenotando le vacanze in un momento più conveniente: il 25% lo farà molto in anticipo, mentre il 17% all’ultimo minuto. Il 10% utilizzerà i propri programmi fedeltà per pagare parzialmente o in toto le vacanze con i punti.

“Il mercato dei viaggi di piacere è tornato alla normalità e noi ci troviamo ora in una posizione più forte nel guardare alle tendenze future e alle abitudini di viaggio del settore dei prossimi anni. Il fenomeno della ripresa dei viaggi post covid è ancora forte, ma relativamente al significato che le persone attribuiscono al viaggio, si è verificato un cambiamento decisivo nel modo di pensare e nel dare priorità ai fondi. Si può notare un approccio più consapevole al viaggio e un legame più emotivo con lo stesso, che va di pari passo con l’evoluzione dei valori fondamentali per le persone”, afferma Neal Jones, Chief Sales & Marketing Officer, Marriott International – Europa, Medio Oriente & Africa.

“Due tendenze in particolare che sono emerse dalla ricerca sui consumatori sono la sostenibilità e l’intelligenza artificiale, soprattutto tra i viaggiatori di età inferiore ai 45 anni. Per molti di questi viaggiatori, la responsabilità nei confronti dell’ambiente sta passando dall’essere una possibilità all’essere una necessità, e lo diventerà sempre di più”, continua.

 “Ciò che è realmente interessante osservare alla luce di questa ricerca, è l’utilizzo già assodato dell’IA per la pianificazione delle vacanze. L’intelligenza artificiale generativa è perfettamente in grado di analizzare enormi quantità di informazioni per i viaggiatori e di offrire loro suggerimenti basati su di esse. Visto che nove persone su dieci che l’hanno usata hanno dichiarato che ha avuto un impatto sui loro piani di viaggio, ci aspettiamo un utilizzo ancora più diffuso nei prossimi tre anni. Di conseguenza, chi come noi lavora nell’ambito dei viaggi deve assicurarsi di avere a disposizione le informazioni che anche l’IA può trovare e condividerle con chi sta facendo ricerche sulle vacanze”, conclude.