Gli italiani conquistano il podio nei viaggi bleisure, acronimo di business e leisure, ovvero il viaggio di lavoro arricchito con l’aggiunta di qualche giorno extra per piacere.

Secondo la ricerca “Travel in Flux” della società globale di consulenza Alvarez & Marsal, infatti, il 27% degli italiani ha scelto negli ultimi 12 mesi il trend dei viaggi bleisure, sopra la Spagna (26%), la Francia (21%), la Germania (19%), l’Olanda (17%) e il Regno Unito (15%).

Nel sondaggio svolto dalla società su un campione di circa 3.800 viaggiatori mondiali, nell’ultimo anno quasi un terzo ha scelto di intraprendere viaggi di affari e piacere anche grazie alla nuova flessibilità degli orari di lavoro.

Il 45% ha approfittato del viaggio business aggiungendo qualche giorno in più per il piacere di esplorare il territorio. Il tempo dedicato al leisure è quasi sempre di breve durata perché dai dati emerge che solo il 4% del campione prolunga il soggiorno di cinque o più notti.

La crescita dei viaggi bleisure è un’ulteriore conferma della resilienza del settore e della sua capacità di adattarsi alle esigenze in continua evoluzione dei viaggiatori. Il crescente bisogno di un work life balance più sostenibile e la ricerca di una maggior armonia tra tempo di lavoro e tempo libero sta segnando una profonda trasformazione nelle consolidate abitudini di vacanza, in cui i consumatori storicamente adottavano un approccio più classico al viaggio.

Si evince quindi come stia mutando lo scenario lavorativo e come la flessibilità, la versatilità e la dinamicità stiano diventando sempre più centrali e importanti nelle scelte professionali dei lavoratori. Un cambiamento strutturale e sostanziale, a favore del quale l’industria dell’ospitalità e del travel è chiamata ad adattare la propria offerta di servizi all’esigenza dei nuovi viaggiatori.

Conferma questo scenario nel suo recente intervento al Travel Innovation Day 2024 anche Erika Delmastro, Chief Travel Officer di Europ Assistance, che tra i diversi temi approfonditi ha individuato il bleisure non solo come una tendenza, ma come una strategia fondamentale nel settore turistico e ha confermato che i viaggi di lavoro sono tornati ai numeri pre-pandemici.

Proseguendo con la ricerca ella società di consulenza, emerge che l’Italia ha il budget inferiore per i viaggi, rispetto ai Paesi dell’Ue. Gli italiani sono al primo posto nella classifica dei viaggi bleisure, ma non per quanto riguarda la spesa dedicata a viaggi e vacanze.

Nonostante questo dato sia aumentato rispetto agli ultimi 3 anni, si posiziona comunque al di sotto della media europea con un 39% a differenza del 50% dell’Ue.

Cresce invece, secondo il report, l’importanza della sostenibilità nella scelta di viaggi, vacanze e trasferte: quasi i due terzi del campione si dice infatti disposto a pagare di più per certificazioni ecologiche e di sostenibilità, anche se questi dati non figurano tra le prime cinque decisioni prese durante la fase di scelta dell’alloggio e che significherebbe quindi una crescita di consapevolezza che non si traduce ancora in una priorità per i viaggiatori, o ancor di più in prezzi sempre accessibili.

Tra le nuove tendenze nate nell’ottica della sostenibilità troviamo anche la staycation, con viaggi meno frequenti e più lunghi. Un terzo del campione infatti, afferma di scegliere come destinazione per il proprio viaggio luoghi più vicini a casa, il 24% ha ridotto il numero degli spostamenti e il 23% fa meno viaggi, ma più lunghi.