Google sbarca con Bard in Italia e lo fa introducendo nuove funzionalità rispetto alla versione Beta rilasciata qualche mese fa. L’IA generativa di casa Google, dopo essere uscita a marzo in USA e UK, è ora disponibile nella maggior parte del mondo, in più di 40 lingue.

 

Quali sono le principali caratteristiche di Google Bard?

 

Google Bard e privacy

 

Per quanto riguarda il tema sicurezza, Google si dichiara cauto e responsabile affermando di aver applicato tutti i passi necessari per la messa online con esperti, legislatori ed enti regolatori, inclusi i garanti per la protezione dei dati. Ma resta, e non è un segreto, che Google salverà e archivierà tutte le interazioni fatte su Bard con l’obiettivo di sviluppare e migliorare i prodotti, i servizi e le tecnologie basate sull’intelligenza artificiale.

Anche su Google Bard non c’è quindi la possibilità di rendere anonime le interazioni, così come non è possibile farlo con la competitor ChatGPT, ma è possibile scegliere per quanto tempo il sistema archivierà i dati personali nell’account Google. Per impostazione di default la memorizzazione avviene per un massimo di 18 mesi, ma è possibile modificare la durata a 3 oppure fino a 36 mesi. Si può anche disattivare direttamente questa funzione e richiedere la rimozione della propria attività su Bard in una sezione dedicata sul sito, ai sensi delle norme e delle leggi applicate.

 

Le nuove funzionalità di Google Bard

 

A differenza della versione Beta rilasciata qualche mese fa, Bard ha introdotto nuove funzionalità per migliorare e customizzare l’esperienza degli utenti: è possibile infatti ascoltare le risposte grazie alla funzione altoparlante, è possibile condividere le risposte dell’intelligenza artificiale in modo semplice e veloce ed è possibile fissare e rinominare le conversazioni con Bard, consentendo agli utenti di rivedere facilmente i prompt e riprendere le interazioni precedenti.

Arriveranno a breve altre funzionalità anche in Italia, che al momento sono disponibili solo nella versione inglese, come ad esempio la personalizzazione dei TOV, ovvero la possibilità di cambiare il tono e lo stile delle risposte in base a cinque opzioni possibili: semplice, lunga, corta, professionale o informale.

Un’altra opzione utile che sarà sviluppata anche nella versione italiana riguarda l’interazione dell’IA con le foto, come se si trattasse di un Google Lens potenziato. Nel concreto, si potrà caricare l’immagine nei prompt e Google Bard la analizzerà e suggerirà una didascalia e fornirà informazioni specifiche.

 

Conclusioni

 

L’arrivo di Bard è quindi il primo passo di Google verso l’obiettivo ambizioso e dichiarato di integrazione totale dell’IA con app e servizi come Gmail, Docs, foto e Maps, con l’obiettivo di sfruttare l’utilizzo della piattaforma per compiere diverse azioni tra cui inviare mail, organizzare le foto, pianificare viaggi, scrivere documenti, etc.

Tutte queste nuove funzionalità porteranno alla nascita di una “Esperienza di Ricerca Generativa”, capace di utilizzare l’IA per perfezionare e personalizzare l’esperienza di ricerca in modo sempre più significativo.