Nell’era digitale, l’hype è diventato un elemento centrale della comunicazione e della promozione, trasformando radicalmente settori come la moda, l’elettronica e, in modo sempre più evidente, il turismo. Questo fenomeno di entusiasmo intenso e contagioso può essere una leva di marketing potente per promuovere destinazioni e attrarre viaggiatori. Come possono però le aziende turistiche sfruttare questo strumento e trasformarlo in un vantaggio competitivo, senza incorrere nei rischi dell’over tourism e mantenere una gestione sostenibile?

 

Cos’è l’Hype nel marketing?

L’hype è l’entusiasmo collettivo che può generarsi attorno a un evento, un prodotto o, nel caso del turismo, attorno a una destinazione. In ambito marketing, è una strategia mirata a creare aspettative elevate e desiderio tra i consumatori. È la scintilla che accende l’interesse e spinge le persone a parlare, condividere e, soprattutto, agire.

 

Nel contesto turistico, può trasformare una destinazione in un must-visit, con piattaforme social come Instagram e TikTok che giocano un ruolo cruciale nel diffondere immagini e video accattivanti di località esotiche, di hotel o esperienze turistiche uniche, creando una cascata di interesse che può rapidamente trasformarsi in una crescita esponenziale delle prenotazioni.

 

L’Hype tourism: dalla FOMO alla scoperta

Il turismo moderno è fortemente influenzato dall’hype, in particolare tra i Millennials e la Generazione Z che spesso decidono le loro destinazioni di viaggio sulla base di ciò che vedono sui social media. In questo contesto, la FOMO, o Fear of Missing Out, ossia la paura di perdersi qualcosa di speciale, gioca il ruolo di motore decisionale. Alla vista di amici o influencer in luoghi affascinanti, il desiderio di vivere la stessa esperienza diventa quasi irresistibile.

 

Un esempio lampante è quello delle Cinque Terre o della Costiera Amalfitana in Italia. Destinazioni che sono diventate estremamente popolari in parte grazie all’hype generato online, attirando così visitatori da tutto il mondo.

 

Un aspetto importante però da tenere in considerare è che questo fenomeno può anche portare al sovraffollamento. In Italia è ben noto il caso di Venezia, che si è vista costretta a concretizzare il contributo d’accesso per limitare le visite nei periodi di maggior afflusso. Recentemente poi le polemiche riguardanti Barcellona stanno attirando l’attenzione sulla problematica dell’over tourism. Ciò ci indica che saper generare e sfruttare l’hype è una sfida significativa che richiede una gestione attenta e strategica.

 

Sfruttare l’hype per la promozione turistica: strategie innovative

Per generare l’hype turistico, le strategie che le aziende nel settore possono attuare possono combinare storytelling coinvolgente, collaborazioni con influencer e tecniche di marketing innovative.

 

Le campagne che ispirano e raccontano i luoghi con autenticità, come Valtellina Taste of Emotion curata da PR & GO UP, riescono a catturare l’immaginazione del pubblico presentando le destinazioni come esperienze fuori dal comune.

 

Inoltre, la creazione di contenuti coinvolgenti sui social media, amplificata dalla collaborazione con micro e nano influencer, i nuovi protagonisti dell’evoluzione dell’influencer marketing, può aumentare significativamente la visibilità di una destinazione. 

 

Oltre alle promozioni limitate nel tempo e le offerte esclusive, che creano un senso di urgenza stimolando le prenotazioni immediate, la creazione di esperienze personalizzate ed esclusive, come pacchetti su misura e tour privati, in linea con le nuove tendenze di viaggio, è essenziale per mantenere alto il livello di entusiasmo e desiderio tra i turisti. Il vero successo però di queste iniziative dipende dalla collaborazione efficace tra gli attori locali e le istituzioni. Una sinergia ben orchestrata infatti garantisce una promozione autentica e coerente, migliorando l’esperienza complessiva dei visitatori e assicurando che l’hype generato sia gestito in modo sostenibile.

 

Affrontare le sfide dell’Hype marketing

Come abbiamo già introdotto, l’hype turistico può comportare anche delle sfide.

 

Il sovraffollamento e l’impatto ambientale sono problemi reali per molte destinazioni popolari. Per questo le aziende del settore turistico devono trovare il giusto equilibrio tra sfruttare l’hype per attrarre visitatori e gestire l’afflusso in modo sostenibile.

 

Un altro aspetto da non sottovalutare inoltre è il rischio di creare aspettative irrealistiche. Infatti i viaggiatori che sono stati attratti da immagini perfette e racconti entusiasmanti possono sentirsi delusi se la realtà non corrisponde all’immaginario creato. Ciò si riflette in automatico, successivamente, in una cattiva pubblicità che rischia di azzerare le strategie di marketing messe in atto in precedenza. È perciò importante mantenere un livello di autenticità nelle campagne e nella promozione delle esperienze.

 

Approccio strategico al destination marketing sostenibile 

Nel turismo contemporaneo, l’hype può fare la differenza tra diventare una destinazione di tendenza o rimanere nell’ombra, ma, come analizzato, è essenziale adottare una strategia di marketing ben ideata e sostenibile.

 

Affidarsi a partner esperti in destination marketing, come PR & GO UP, consente di esplorare queste sfide con una profonda comprensione delle dinamiche locali e globali del settore turistico e una visione strategica personalizzata. Che tu stia cercando di promuovere una nuova destinazione o di rilanciare una località già nota, insieme possiamo far brillare la tua azienda nel panorama turistico, non solo nell’immediato, ma anche nei giorni a venire.